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Cosa intendete con "procreazione responsabile"?

Permettete una battuta: si intende il contrario di "procreazione irresponsabile". Cioè una trasmissione della vita di cui siamo consapevoli.

Una utente di un metodo naturale, o una coppia utente, essendo consapevole del proprio stato di fertilità o di infertilità, è in grado di compiere una scelta responsabile.

Al contrario, una mentalità contraccettiva non aiuta questo: pur scegliendo di cercare o no una gravidanza, si affida quello che dovrebbe essere una propria responsabilità ad un mezzo artificiale.


Riporto inoltre un interessante scambio di e-mail che ho avuto con un certo Federico:
FEDERICO:
ciao!
Ho letto la tua pagina sulla contraccezione naturale
che ho trovato molto interessante pur non condividendo
molto di quello che hai scritto...

Non puoi generalizzare dicendo che chi usa metodi
contraccettivi "non naturali" in realtà non vuole
assumersi responsabiltà (semmai il contrario) o
"rifiuti" la procreazione
(anche chi usa metodi "naturali" IN UGUAL MISURA non
vuole una gravidanza!).
Conta la volontà e la responsabilità nell'agire umano!
Credimi, quello che conta in realtà è quello che c'è
nel cuore e nella testa dei partner, non certo un
metodo "Cattolico" o meno.
In realtà il problema x molti teologi è quello di non
disperdere il seme...(che comunque si disperde da
solo! )Sembrano ancora i tempi in cui si condannava
Galileo!
Inoltre bisognerebbe aiutare i ragazzi a scoprire e
vivere una sessualità non repressa ,a vivere
l'autoerotismo(il naturale modo di conoscersi ,in cui
non vi è nulla di immorale... a parte gli eccessi
eventuali),il desiderio x l'altro sesso senza i sensi
di colpa "innaturali" che molti nostri fratelli nella
Fede inculcano.

DINOGEN:
> Non puoi generalizzare dicendo che chi usa metodi
> contraccettivi "non naturali" in realtà non vuole
> assumersi responsabiltà (semmai il contrario) o
> "rifiuti" la procreazione

Qual è il passo a cui ti riferisci esattamente?
Vediamo se troviamo una forma più chiara e corretta.

> (anche chi usa metodi "naturali" IN UGUAL MISURA non
> vuole una gravidanza!).

Eh, infatti la critica non è mossa verso chi usa la
contraccezione, ma verso la contraccezione stessa.
Chi usa un metodo naturale può benissimo avere
mentalità contraccettiva, mentre chi usa la pillola,
magari desidera una famiglia numerosa.

La differenza è nel trattare la fertilità come una
malattia oppure trattarla come un ciclo naturale.
In realtà vorrei che in quel passo si capisse che ci
sono due modi di intendere la vita: la visione
utilitaristica (se la vita non serve si butta,
contraccezione, eutanasia, pena di morte, eugenetica,
aborto) e la visione assoluta (madre Teresa di
Calcutta: "la vita è vita, difendila").
Ma io penso anche che ogni persona è un caso a sé, non
è giusto giudicare. Io dico la mia opinione, ma sia
ben chiaro che non giudico chi la pensa diversamente
da me. Anzi, sono aperto al dibattito e alla critica.

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